Si ad accordo con Gb, ma no a tariffe e quote

 (ANSA) – ROMA, 7 FEB – “Nell’ambito del negoziato, l’Italia  sostiene e sosterra’ l’obiettivo di accordo di libero scambio con  il Regno Unito, che pero’ assicuri l’assenza di tariffe e  restrizioni quantitative”. Lo dice nell’Aula della Camera il  sottosegretario alle Politiche agricole Laura Agea rispondendo  ad una interpellanza urgente sulla Brexit. 
Ricordando che oggi il Regno Unito e’ il quarto sbocco  mondiale dell’export italiano, di food & beverage, dopo  Germania, USA e Francia, con un valore che si aggira intorno ai 3,4 miliardi di euro, trainato da prodotti vitivinicoli,  trasformazione di ortaggi, produzioni casearie, industria  dolciaria e pasta”, Agea aggiunge che “il nostro Paese considera  una priorita’ il fatto che il partenariato futuro mantenga  elevati standard in materia di produzione delle nostre  eccellenze, dedicando particolare attenzione agli IGP e  indicazioni di origine. Inoltre, un ulteriore ambito nel quale  il Governo porra’ particolare attenzione e’ quello della tutela  dei diritti dei circa 700 mila cittadini italiani che vivono  oggi nel Regno Unito, come anche quella ovviamente dei cittadini  britannici che vivono nel nostro Paese”.
“In generale, riteniamo che il principio dell’equilibrio tra  diritti e obblighi debba improntare l’intero futuro partenariato  con Londra, incluso evidentemente l’ambito economico. L’accordo  di libero scambio – sottolinea – dovra’ prevenire qualsiasi forma  di concorrenza sleale, grazie a robuste clausole a tutela della  parita’ di condizioni (level playing field) in ambiti quali le  tutele sociali e ambientali e gli aiuti di Stato. Il livello di  ambizione delle future relazioni commerciali con il Regno Unito  dipendera’ inevitabilmente dal livello degli impegni che la  controparte accettera’ di sottoscrivere e dalla postura che il  Regno Unito assumera’ in sede negoziale”.